Scroll Top

«UNIVERSITÀ E SBOCCHI LAVORATIVI: ACCORCIARE LE DISTANZE PER AVVICINARE I GIOVANI AL MONDO PROFESSIONALE»

Accorciare ulteriormente le distanze tra il mondo universitario e quello professionale, avviando un percorso sinergico e condividendo le criticità che accomunano questi due universi per trovare soluzioni strategiche e potenziare il sistema. Questo lo scopo di “DrawIng: la complessità della rappresentazione”, il seminario online di questa mattina (21 novembre) organizzato da Ordine e Fondazione Ingegneri di Catania in collaborazione con il Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania (Dicar) e le associazioni Actea, Azione Universitaria, Ingegneria Attiva, Sinergie e We Love UniCT.

«Si tratta del primo momento di confronto tra professionisti e giovani studenti – ha esordito il presidente dell’Ordine Giuseppe Platania – accomunati dall’impegno per la realizzazione di un progetto, dalle difficoltà per renderlo unico e trasformarlo in idea concreta. “Progetto” che deve essere visto e letto nella sua etimologia latina – “pro” (avanti) e “jacere” (lanciare) – e che rappresenta, quindi, una proiezione sul futuro, con un occhio di riguardo all’amore per sé, per gli altri e per il mondo che ci circonda». Come rappresentare se stessi? Come comunicare le proprie idee in maniera efficace? «Sono queste le domande – ha sottolineato Platania – a cui l’incontro di oggi cercherà di dare risposta, legandosi inevitabilmente a un altro concetto importante: il metaprogetto. Fondamentale, infatti, è l’analisi dei requisiti spaziali e tecnologici da cui discendono soluzioni per rispondere agli obiettivi e al “cosa, come e perché fare?”, restituendo all’architettura il suo ruolo guida nella riflessione sulla città e nella elaborazione di visioni per il suo futuro».

«Ancora una volta – ha aggiunto il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce – la sinergia con le altre istituzioni permette di affrontare in modo produttivo un problema che coinvolge professionisti, laureati e laureandi: il mondo del lavoro, sempre più competitivo e complesso, con alcune figure professionali che scompaiono e altre che emergono». Ruolo di grande rilievo ricopre l’Università – cerniera tra il mondo della formazione e quello dell’occupazione – «attraverso il quale si è dato vita per la prima volta a un seminario “dal basso” – ha continuato Scaccianoce – Uno stimolo nato dalla necessità di rispondere alla nostra domanda: “Cosa possiamo fare concretamente per avvicinare i giovani al mondo professionale?”».

Per il Dicar (presieduto dal prof. Enrico Foti) era presente Simona Calvagna: «Ci auguriamo che questo possa essere solo l’inizio di un percorso per unire idealmente e concretamente questi due mondi attraverso un percorso sinergico che possa dare maggiori opportunità, in tempi brevi, agli studenti». Portavoce di questi ultimi sono state le associazioni: «È un incontro importante perché permette ai ragazzi di conoscere meglio la sfera professionale e i futuri colleghi – hanno dichiarato Stella Di Stefano (rappresentante Actea), Alessio Sequenzia (Azione Universitaria, presidente Andrea Giulla), Pietro Campo (presidente Ingegneria Attiva), Ettore Romano (presidente Sinergie), Alberto Vazzano (presidente We Love UniCT) e la rappresentante degli studenti Silvia Conti – Spesso l’inserimento nel mondo del lavoro viene visto dagli studenti come irraggiungibile e impossibile: confronti del genere, invece, possono rappresentare una grande opportunità per tracciare la strada da seguire e avere maggiore consapevolezza». 

Post Correlati

Privacy Preferences
Quando visiti il ​​nostro sito Web, è possibile che vengano memorizzate informazioni tramite il browser da servizi specifici, solitamente sotto forma di cookie. Qui puoi modificare le tue preferenze sulla privacy. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.